Sacche di idratazione e camelback, quali scegliere. L'importanza delle sacche di idratazione

28 Giugno 2021
di dario

Durante una partita di softair mediamente si suda! lo spostamento da una postazione all'altra, la corsa per sfuggire al "fuoco" avversario, la tensione nervosa, così come l'adrenalina comportano un dispendio di energie che si traduce in una perdita di liquidi espulsi con la sudorazione. Proprio come avviene in qualsiasi altra attività fisica e sportiva; reintegrare questi liquidi è fondamentale per l'equilibrio dell'organismo e per evitare di incorrere in shock elettrolitici o altre problematiche dannose.

Per i normali allenamenti domenicali, il più delle volte, specie nei periodi freddi, sarà sufficiente portare con voi non più di mezzo litro d'acqua, cosa che si traduce traduce perlopiù in avere con sé una borrcaccia o una bottiglietta d'acqua.

Quando il campo base, dove lasciate le vostre cose, è vicino alla zona di combattimente, talvolta non occorre nemmeno avere il prezioso liquido con sé, ma in tutti gli altri casi, durante recon, pattuglie a corto raggio e pattuglie a lungo raggio, quando si è in competizioni ufficiali, in cui il set-up deve essere perfettamente utilizzabile e bilanciato, qual è la soluzione migliore per il trasporto d'acqua?

Ragazzi cari, a mio modo di vedere non c'è niente di meglio di una sacca di idratazione posta alle proprie spalle, un camelback (ho sentito anche chiamarlo camelbag, ma non si dice così!).

Un cambelback alle spalle di un soldato.
Iraqi National Police officers drink water from a camel back while on a joint mission with U.S. Soldiers in Rashid, Iraq, June 20, 2007. The Soldiers are assigned to 4th Platoon, Charlie Company, 2nd Battalion, 3rd Infantry Regiment, 3rd Stryker Brigade Combat Team, 2nd Infantry Division out of Fort Lewis, Wash. (U.S. Army photo by Spc. Elisha Dawkins/Released)

Vediamo allora di orientarci nella scelta di una soluzione di idratazione.

Come sono fatte

La sacca presenta un’apertura di diametro variabile dotata di tappo a vite o chiusura ermetica, (chiusure di sicurezza che garantiscono non vi siano perdite durante l'attività), collegata a un tubicino che può essere ancorato alle bretelle dello zaino oppure al gilet tattico, a seconda del tipo di equipaggiamento.

Come funzionano

Per idratarsi è sufficiente esercitare una leggera pressione con labbra e denti sulla valvola in silicone presente nella parte finale del tubicino collegato alla sacca: il dosatore consente di modulare la quantità di liquido richiesta. Una volta aspirato, aprendo la bocca il tubicino si riposizionerà correttamente per il prossimo utilizzo.

Attenzione alla manutenzione

Una corretta manutenzione della sacca garantisce la buona condizione di mantenimento dell'oggetto nel tempo (evitando ad esempio che si laceri e quindi che vi siano delle perdite non desiderate) e soprattutto preserva da eventuali batteri e muffe che potrebbero svilupparsi e proliferare al suo interno in caso di ristagno di piccole quantità di acqua non più pulita e umidità.

Come pulirla

Dopo ogni utilizzo per una corretta pulizia è consigliabile riempire con dell'acqua calda e due cucchiai di bicarbonato di sodio lasciando la soluzione a riposare al massimo mezz'ora, per poi rimuovere con del sapone neutro e risciacquare abbondantemente. Sul mercato ci sono anche degli appositi kit dove vengono date in dotazione anche delle spazzole per arrivare a rimuovere eventuali tracce anche nei punti più difficili da raggiungere. È importante pulire anche le piccole parti compreso il tappo e che la sacca sia completamente asciutta possibilmente all'aria, prima dell'utilizzo, così che non si crei umidità al suo interno.

Capacità e caratteristiche

In considerazione del fatto che alcune partite possono durare dalle 4 anche fino alle 48h ore, le sacche di idratazione presenti in commercio sono disponibili in diversi formati con capacità differenti a seconda delle esigenze. Nello specifico: da 0,5 fino a 1,5 litri sono indicate per brevi corse, da 1,5 a 2,5 litri sono adatte a camminate o attività di media intensità, mentre dai 3 litri si prestano a vere e proprie marce in tile endurance, come le missioni di ricognizione (dette anche recon), nelle quali si spara poco e si cammina tantissimo.

Tasca o zaino?

La sacca di idratazione può essere trasportata nella tasca del gilet tattico in un'apposita tasca oppure ancorata allo zaino. La scelta dipende chiaramente sia dalla capacità di cui si ha bisogno e quindi dal peso, che dal tipo di attività cui ci sottopone. Lo zaino è sicuramente più indicato per le marce dove c'è bisogno di un approvvigionamento di acqua superiore, mentre la tasca rende più agevole la corsa nelle partite rapide o che prevedono la possibilità di prelevare acqua nelle vicinanze.

Gestire le diverse temperature

Tra le problematiche più comuni che possono manifestarsi riguardo l'idratazione, c'è quella della temperatura esterna (fredda o calda) che può influenzare la qualità del liquido contenuto. Per questo motivo le migliori sacche d'avanguardia vengono coibentate con materiali isolanti in grado anche di proteggerle dal congelamento, rendendole così utilizzabili sia in pieno inverno che in un'estate particolarmente torrida.

Evoluzione nel tempo

Camelbak è il nome dello storico colosso americano che da oltre 30 anni è leader nella produzione di articoli per l'idratazione ed è per questo che oggi la maggior parte delle migliori sacche è associata a quest'azienda in grado di innovarsi ancora con oggetti sempre più performanti e dal desing particolare.

Consigli per una scelta corretta

Il rapporto qualità-prezzo non è l'unico parametro da tenere in considerazione per una scelta corretta della sacca idrica. È molto importante stabilire il tipo di soluzione più adatta rispetto al tipo di equipaggiamento che si intende adoperare e quindi sceglierla anche in funzione di questo soprattutto per quanto attiene agli spazi disponibili, e verificare che i materiali impiegati anche per la componentistica di dettaglio rispettino le normative legislative CE (bva e pvc free) poste a tutela della salute dell'utilizzatore.

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